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Cooperazione economica

 

Cooperazione economica

Aclaración relativa a las instituciones públicas italianas encargadas de legalizar y/o emitir algunos de los documentos requeridos por el INAN (Instituto Nacional de Alimentación y Nutrición) en caso de importación de productos alimenticios desde Italia.

Por lo que respecta a las Cámaras de Comercio en Italia, son entes públicos locales a los que las empresas están obligadas a adherirse. Las Cámaras de Comercio llevan el registro de las empresas y entre sus actividades figura la vigilancia y control de productos, la metrología legal y la expedición de certificados de origen de las mercaderías. La Cámaras de Comercio están autorizadas a efectuar la “Autentificación de la firma para el exterior” que es una declaración/sello que certifica que un documento que debe ser presentado en el exterior por parte de una empresa está firmado por el titular o por el representante legal de esta y que la firma es conforme a la que este ha asentado en los registros de la Cámara de Comercio.

En el ámbito sanitario, actúan las ASL (Aziende Sanitarie Locali), que hacen parte del Servicio Sanitario Nacional. El médico/veterinario de la ASL competente puede firmar certificados sanitarios solicitados por terceros países para los productos alimentarios y no alimentarios a importar de Italia, incluidos los animales vivos, siempre y cuando los elementos solicitados sean efectivamente documentables y, por lo tanto, certificables.

Por lo que concierne a la certificación de firmas, el Ministerio de Relaciones Exteriores de Italia no certifica ningún tipo de firma, dado que las instituciones competentes para ello son las Prefecturas. En las Prefecturas aplicarán la apostilla de la Haya.

Para mayores informaciones, consultar las páginas web de INAN:

http://www.inan.gov.py/formulariosnotas.htm

http://www.inan.gov.py/docs/instructivo200rspa.doc

La struttura economica del Paese é sostanzialmente incentrata sulla produzione agricola e zootecnica, settori vulnerabili ai fattori climatici ed alla volatilitá dei prezzi, mentre il grado di industrializzazione é basso. Il settore agricolo è il settore chiave dell’economia paraguayana, particolarmente per il suo ruolo nelle esportazioni e perché conta con la maggiore percentuale di addetti. Il settore manifatturiero in Paraguay é relativamente poco sviluppato, costituito essenzialmente da piccole imprese orientate al mercato interno e che operano soprattutto nella produzione di carne, prodotti tessili, bevande e tabacco.
Il Banco Central del Paraguay ha rivisto al ribasso le stime di crescita del PIL nel 2012 (si parla di crescita nulla nella migliore delle ipotesi) a seguito del cattivo andamento del settore dell'allevamento - a causa del focolaio di afta epizootica scoperto nella Regione di San Pedro che ha chiuso al Paraguay i migliori mercati internazionali -, della forte caduta della produzione di cemento con incidenza negativa sul settore delle costruzioni e, da ultimo, la siccità che ha colpito le principali produzioni agricole, in particolare la soia. Secondo stime del BCP, nel 2011 i1 il Prodotto Interno Lordo ha registrato un aumento attorno al 4% contro il 15,3% del 2010. Le stime EIU indicano una crescita del PIL del 4,4% nel 2011 e stimano una contrazione del -1,5% nel 2012 mentre per quanto concerne l’inflazione, nel 2011 sarebbe stata del 5,1% e nel 2012 dovrebbe raggiungere il 5,5%. Il Fondo Monetario FMI ha sottolineato nei mesi scorsi la mancanza di miglioramenti nel settore delle riforme tributarie e nell’introduzione dell’Imposta sui redditi, elementi indispensabili affinché il Paese possa disporre di maggiori entrare destinate a finanziare lo sviluppo economico. A tutto ciò si aggiunge la carenza di grandi infrastrutture che impediscono al Paraguay di crescere ad un ritmo più elevato; sarebbe inoltre necessaria una spesa maggiore in programmi sociali poiché il livello di povertà nel paese è ancora molto alto. In tale scenario, il FMI ritiene che nel 2012 il tasso di crescita dovrebbe registrare una contrazione dell’1,5%, mentre nel 2013 si prevede una crescita dell’8,5%. Per quanto riguarda l’inflazione, dovrebbe mantenersi attorno al 5% sia nel 2012 che nel 2013, mentre la disoccupazione dovrebbe crescere leggermente nell’anno in corso (5,8%) rispetto al 2011 (5,6%) per poi scendere al 5,5% nel 2013. In base all'indice di competitività 2011-2012 del World Economic Forum, il Paraguay - al 122º posto su 142 - é annoverato tra i Paesi con minor livello di sviluppo; solo Venezuela e Belize, tra i Paesi dell'America Latina, si collocano dopo il Paraguay. Tale posizione é motivata dall'assenza dei requisiti di good governance, con particolare riferimento all'inefficienza delle istituzioni, alle infrastrutture carenti, alla formazione e forza lavoro inadeguata, all'assenza di innovazione. Nella classifica "Doing Business 2012”, elaborata dalla Banca Mondiale, il Paraguay occupa il 102mo posto su 183 paesi esaminati.
In ambito Organizzazione Mondiale del Commercio, ad aprile 2011 si è tenuta la riunione del Trade Policy Review Body che ha esaminato la politica commerciale del Paraguay. Nel Rapporto vengono poste in risalto le misure adottate negli ultimi anni per facilitare il commercio e gli sforzi realizzati per rafforzare la capacità istituzionale in relazione agli scambi con l’estero, oltre ai passi fatti per migliorare l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale nel paese, anche se questo settore rimane uno dei più preoccupanti per il Paraguay e per i suoi partners commerciali. Altri ostacoli all’accesso al mercato paraguayano, individuati nella documentazione dell’OMC, appaiono la discriminazione negli appalti pubblici (a tal proposito bisogna ricordare che il Paraguay non ha firmato l’Accordo Multilaterale sulla Contrattazione Pubblica dell’OMC) e la necessità di visti consolari sui documenti di esportazione.
Il Paraguay, assieme a Argentina, Brasile e Uruguay, é socio fondatore del Mercosur, istituito con il Trattato di Asunción nel 1991. Il Mercosur é anche il principale mercato di sbocco per i prodotti paraguayani. Per quanto riguarda gli scambi commerciali con la Unione Europea, il Paraguay é stato ammesso al Sistema di Preferenze Generalizzato Plus (SPG+). La concessione del regime SPG+ al Paraguay è stata estesa fino al 2013 in attesa del nuovo sistema di preferenze.


Autore:

Riccardo Torresi

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